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mercoledì 29 febbraio 2012

Corsa e Allergie



Con l'avvicinarsi del mese di marzo ci sembra interessante introdurre il concetto di allergia e degli effetti della corsa su questa patologia.

I sintomi delle reazioni allergiche sono diversi a seconda degli organi in cui si manifesta il processo . Ad esempio i pollini, i peli e le forfore animali e gli acari della polvere sono responsabili di disturbi respiratori come rinite ed asma e della congiuntivite che si manifesta con bruciore e occhi arrossati. Anche certe forme di orticaria  Le reazioni allergiche a farmaci, ad alimenti ed alle punture di insetti possono dare sintomi che interessano tutto l'organismo, col rischio di avere lo shock anafilattico.
In realtà le sostanze causa di allergia sono abbastanza poche e sono denominate allergeni. Come già accennato, gli allergeni più importanti sono alcuni pollini di piante, i peli di animali, gli acari della polvere di casa, certi alimenti, qualche farmaco, i veleni di api e vespe ed alcuni prodotti chimici. Gli allergeni hanno la caratteristica di determinare, in certe persone, una risposta immunologica particolare con produzione di anticorpi IgE.
L'Asma è la reazione che può causare i maggiori problemi agli amanti del podismo, in quanto lo sforzo derivante dalla corsa può essere una causa scatenante, però negli ultimi anni il 30% degli atleti che praticano attività agonistica soffre di malattie allergiche e l'Asma Bronchiale da Esercizio Fisico, così come l'aumentata reattività bronchiale,  i dati epidemiologici riguardanti coloro che svolgono attività agonistica ad alto livello sono rassicuranti e indicano che le malattie allergiche e soprattutto l'Asma Bronchiale, purché opportunamente trattate, non rappresentano alcun limite alla pratica sportiva.

Pertanto, la pratica sportiva, deve essere incoraggiata, ciò sia per motivi di ordine psico-sociale e sia, come sarà discusso, per motivazioni di ordine fisiopatologico. Infatti, nel giovane asmatico e per coloro che soffrono di allergie, quando il trattamento farmacologico appropriato è in grado di controllare la sintomatologia respiratoria, l'attività sportiva può contribuire al miglioramento degli indici di funzionalità respiratoria.
E' importante però mantenere determinati comportamenti, per evitare crisi pericolose, come evitare l'attività fisica in ambienti dove è presente una forte carica allergenica, ad esempio nelle palestre con moquette, oppure, per i soggetti affetti da forme asmatiche per sensibilizzazione a pollini, in campagna durante il periodo della fioritura.
È necessario che ogni atleta asmatico abbia un aiuto che può essere di tipo farmacologico e non farmacologico.
La prevenzione farmacologia si attua con i farmaci soggetti alla regolamentazione delle norme antidoping. Pertanto la sua attuazione deve essere autorizzata secondo le disposizioni della Commissione Medica del Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
La prevenzione non farmacologica si basa principalmente sul "preriscaldamento"  che è indispensabile nella preparazione di ogni attività fisica. Questo deve essere "guidato" da tecnici competenti ed in genere prevede l'alternanza di scatti brevi della durata di 15-30 secondi e di periodi di riposo attivo della durata di 60-90 secondi, ripetuti per circa 20 minuti.




By Peppe

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