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venerdì 21 giugno 2013

Doping se lo conosci lo eviti!

Secondo la LEGGE del 14 dicembre 2000, n° 376 (art. 1) viene affermata la corretta definizione del Doping che testualmente dice che:
Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche, ed idonee a modificare le condizioni psichiche o biologiche dell’organismo al fine
di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
Per il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), la motivazione principale , per tentare combattere il doping è nella volontà di avere competizioni leali e giuste.
Bisogna però propagandare in maniera efficace i rischi potenziali alla salute, in quanto mote di queste sostanze in situazioni non patologiche sono dannose all'organismo, considerando che gli atleti sembrano ignorare, almeno in parte, le conseguenze delle loro azioni sullo stato di salute nel medio e nel lungo periodo.
Le motivazioni all'uso possono essere tante:
•  consigli di allenatori e medici sportivi interessati solo al risultato sportivo e poco all’atleta e alla metodologia dell'allenamento
• Perché pressato dalle attese insaziabili dei genitori
• Per seguire l’esempio di “atleti” che ne fanno già uso
• Per abitudine ad ingerire farmaci ed integratori alimentari senza soffermarsi a conoscerne le conseguenze
• Perché sedotto dall’idea che vincere facile è meglio che conquistarsi la vittoria attraverso un buon allenamento, anche quando è a rischio la salute psico-fisica.
Invece è bene inculcare nei giovani la giusta mentalità, già dai primi approcci all'allenamento sportivo , poichè il raggiungimento di buone prestazioni non servono additivi esterni, ma è sufficiente un allenamento equilibrato ed una vita sana.
Le sostanze utilizzate nel doping sono quasi sempre assunte per la cura di diverse malattie e nelle terapie di atleti con problemi fisici. Nel caso di cure per malattie, gli effetti positivi sono maggiori degli effetti negativi per cui l’uso di tali sostanze è giustificato.
Diverso è il caso di persone sane che assumono sostanze dopanti, in tal caso i rischi per la salute sono gravi tali da portare anche alla morte in alcuni casi e non sono “leggende metropolitane”, create solo per farne una pubblicità negativa, inoltre, che sostanze dopanti, dagli anabolizzanti agli integratori, da quelli chimici a
quelli naturali, interferiscono sull'aspetto fisico, psichico e mentale in modo concatenato, alterando l’equilibrio
perfetto del corpo umano fino a creare danni talvolta irreversibili.
Indipendentemente dal tipo di sostanza utilizzata e dall’esito finale, il doping rappresenta prima di tutto un
fatto di coscienza. E’ fraudolento l’intento stesso di migliorare le proprie capacità atletiche contravvenendo
alle regole di correttezza, lealtà e rispetto per gli altri, che sono il fondamento non solo di qualsiasi attività sportiva ma anche della società.
Non credete che siccome il sistema funziona così, puoi addossare le responsabilità di queste scelte al sistema  o agli allenatori, e quindi scaricare la responsabilità sul sistema
Sappiate, invece, che ogni piccola scelta o decisione non può far altro che; confermare o rigettare sistemi gia definiti!
È una scelta estremamente coraggiosa quella di andare controcorrente e dire: NO, evitando chiacchiere inutili su chi vive di quest espedienti per arrivare alla massima prestazione, cercando invece di raggiungere i propri limiti , grazie a due fattori fondamentali: IMPEGNO e CORRETTEZZA in modo tale che potrai esultare
delle vittorie sudate, e saprai riconoscere anche il gusto amaro di una sconfitta e, da vero campione, lottare
con tenacia, dando il giusto valore e significato alle tue prestazioni e la giusta stima al tuo impegno.


By Peppe
Tratto dal libro ANSPI Sport si-doping no

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